Il documentario di Benedetta Argenteri è ambientato nel carcere improvvisato di donne e bambini in Siria, dopo la sconfitta dell’ISIS e si sofferma su Tooba Gondal, la donna britannica accusata di aver reclutato molte donne per lo stato islamico. Ne seguiamo la vita nel campo, con due figli piccoli da accudire, la sentiamo parlare della sua esperienza, ma tutto questo è intervallato dai tweet che inviava anni prima, tutti ispirati all’odio violento per gli “infedeli” e al sostegno degli attentati contro l’Occidente.

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