Una commovente storia vera, tratta da un fatto di cronaca trasposto con maestria sul grande schermo dal regista, italiano di nascita e inglese di professione, Uberto Pasolini. Così si presenta in concorso per Orizzonti Nowhere Special. Effettivamente ci si poteva aspettare qualcosa di speciale dall’autore di Still Life (premiato a Venezia nel 2013 per la migliore regia in Orizzonti) e questa aspettativa non è stata delusa. La regia è composta e vibrante, l’attacco iniziale, in cui la macchina da presa insegue vetri e specchi della periferia cittadina, è incantevole e poetico, gli attori sono perfetti e naturali nel loro ruolo, in particolare i due protagonisti.

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