La recensione di Megalopolis a cura di Anna Maria Pasetti.

Tutto e il contrario di tutto. La follia e la filosofia, l’utopia e la distopia, la tragedia e la commedia. La crisi della coscienza e la dittatura del capitalismo. La decadenza dell’impero romano e dunque di quello americano, con l’unica salvezza possibile nella famiglia. Questa la sintesi estrema di Megalopolis, il progetto riscritto 300 volte nell’arco di 40 anni, probabilmente il più ambizioso di Francis Ford Coppola, che torna a concorrere a Cannes dopo 45 anni e due Palme d’oro.

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