Life of Crime è un film sorprendente e inquietante. Il lavoro dei documentaristi è sempre molto difficile quando entra nel cuore di realtà brucianti: chi riprende diventa un occhio presente ovunque sulla scena, e l’uomo resta indietro, invisibile, assente, come aveva già visto Pirandello col suo Serafino Gubbio. Qui la macchina da presa è davvero ovunque, segue la vita di tre persone nel quartiere di Newark a New York, persone ai margini della società, travolte da droga, prostituzione, piccole rapine, alcolismo, violenza domestica, arresti, spaccio, speranze e cadute.

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