Pietro vive da solo, a Trieste, nel degradato appartamento di un vecchio palazzo, finché la sua quotidianità solitaria non viene interrotta da un’ordinanza esecutiva di sfratto. L’anziano, che non vuole andarsene, decide allora di costruirsi un nascondiglio, in fondo al lungo corridoio di casa, dietro cui sparire. Una grata per respirare, una fessura per simulare un lucernaio, uno spioncino per osservare l’ufficiale giudiziario e il nuovo proprietario, con il timore costante di venire scoperto.

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