Veronica, dopo un lungo processo e due anni di prigione per l’omicidio della madre e del suo amante, viene riconosciuta innocente. Ha appena vent’anni e tutta la vita davanti, ma è difficile guardare al futuro quando gli occhi di tutti sono ancora rivolti a quel tragico evento. Attraverso i ricordi suoi e della migliore amica Giada, viene riavvolto il nastro di una storia che più avanza, più si fa ambigua.

La prima interpretazione di Holiday è suggerita già dal titolo, laddove si potrebbe pensare a un’opera da ascrivere al sottogeneri della “commedia vacanziera”, mentre in realtà qui della visione giocosa e spensierata che ne connota il fortunato filone non c’è nulla.

Leggi la Recensione su Sale della Comunità