Notevole l’opera dell’ungherese Gábor Reisz, in concorso Orizzonti, Explanation for everyting (Magyàrazat mindenre). Narrando la vicenda dell’esame di maturità di un giovane di Budapest, il regista mette in luce le criticità di una società in bilico tra un isolamento pericoloso e il desiderio di aprirsi all’Europa e al mondo. I nazionalismi negli stati dell’est sono una questione che emerge in diversi film del concorso veneziano, con sfumature più o meno gravi. Explanation for everything mostra come un piccolo fatto, manipolato – anche con ingenuità – da chi è in cerca di notorietà, possa in fretta diventare un caso in preda all’opinione pubblica.

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