Ha vinto la poesia, soave, sognante, sincera, creata da Céline Sciamma in Petite maman ad “Alice nella città”, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata ai film per bambini e ragazzi. L’opera sintetizza in forma simbolica la trasfigurazione del lutto, fondando quello che potremmo chiamare il “mito della capanna” (eco del “mito della caverna” di Platone, legato al cinema). E’ infatti una capanna vicina alla dimora della nonna appena defunta, a portarci in un luogo senza tempo, connotato da verosimiglianza e mistero, dove avviene l’incontro tra la piccola protagonista e sua madre bambina.

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