Ane e i suoi tre figli vanno a trascorrere l’estate nella campagna basca dove la donna è nata e cresciuta. Soggiornando presso la casa di famiglia, dove ancora abita la madre di Ane, e soprattutto stando a stretto contatto con la natura e con la zia apicultrice, il piccolo Aitor mette in evidenza i suoi turbamenti rispetto a un corpo e a un nome che non sente propri.

Edificato dentro a una cornice matriarcale, è un film tarato sullo sguardo infantile l’esordio della regista basca Estibaiz Urresola Solaguren, premiato al Festival di Berlino 2023 con l’Orso d’argento per la sorprendente interpretazione della giovanissima Sofia Otero nei panni dell’ottenne Aitor. 

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