Come è la vita delle carcerate nell’Ucraina odierna? Cosa accade loro se, oltre ad essere condannate, quelle donne sono gravide o madri di altri figli? Peter Kerekes confeziona un buon film tratto dalla sua diretta esperienza e dal suo lavoro con le donne recluse. Il regista slovacco intreccia un’antologia di omicidi, storie di famiglia, volenza, condanna e di riscatto tramite il lavoro, ambientata lungo le pareti scrostate (ma decorate) dell’isituto correttivo di Odessa, edificio in stile vecchio regime sovietico.

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