WOMAN AND CHILD (Saeed Roustee) La ‘spettacolarizzazione’ del dolore

Tre anni dopo il precedente, fluviale Leila e i suoi fratelli, Saeed Roustaee compone nuovamente un ritratto familiare incaricato di fungere, amplificato, da sismografo delle scosse telluriche che agitano in profondità la società iraniana. Ma se già l’esito del film del 2022 era parso quantomeno intermittente, in Woman and Child le perplessità si fanno ancora più marcate. Girato con l’autorizzazione ufficiale della Repubblica islamica e nel pieno rispetto delle leggi in vigore, in particolare sull’uso dell’hijab, il film dilata a dismisura il dramma di un’infermiera quarantenne, vedova, con due figli cresciuti da sola, di cui uno di essi, adolescente sfrontato e ribelle, viene sospeso da scuola per una settimana a causa delle sue intemperanze.

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