Il cinema è una forma d’arte che, spesso, intreccia il proprio ruolo con quello della politica e della propaganda. È uno strumento per la costruzione sia del consenso, sia del dissenso. Alcuni registi dedicano la propria vita alla resistenza contro i regimi politici cui sono sottoposti. Questo fatto doloroso e ingiusto è molto frequente dove manca la democrazia. Nell’Iran di oggi è la norma, quando un autore mostra la fragilità e la violenza della teocrazia e porta questo pensiero fuori dal controllo di Teheran, il regime inizia ad attenzionarlo e ad agire contro di lui per impedirgli di fare film, di narrare storie, di lasciare che il libero pensiero circoli.
DIVINA COMMEDIA – La recensione del film di Ali Asgari Gli orizzonti di Venezia 82
da ANCCI | Nov 6, 2025 | Senza categoria | 0 commenti

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