Dead Man’s Wire: Gus Van Sant e l’ambiguità dell’eroe contemporaneo
Presentato fuori concorso all’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Dead Man’s Wire di Gus Van Sant è il sesto lungometraggio dell’autore ispirato a fatti realmente accaduti. Dopo il biopic su Harvey Milk (Milk, 2008), il ritratto di John Callahan in Don’t Worry (2018) e la cosiddetta “Trilogia della Morte” (Gerry, Elephant, Last Days), Van Sant sceglie di riportare in luce un episodio di cronaca del 1977 che aveva suscitato enorme clamore mediatico e che, secondo il regista, presenta inquietanti analogie con le dinamiche globali di oggi.
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