TERRA PERDUTA (Harà Watan) recensione del film di Akio Fujimoto gli orizzonti di Venezia 82

La migrazione delle persone e dei popoli è una tragedia ovunque accada. Lo è per chi è costretto a fuggire dalla propria terra per motivi economici, politici, sociali e di incolumità personale, lo è per le nazioni attraversate dai flussi migratori, lo è per gli stati che li accolgono -o respingono-. Tutta la filiera è una macchina del dolore, dello sradicamento, della perdita, e, in casi frequenti, di morte.

Harà Watan (Terra perduta) si attesta come uno dei migliori film della sezione Orizzonti a Venezia 82.

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