Un ex campione di judo accetta l’incarico come supplente di educazione fisica in un remoto villaggio alpino. Ferito dal dolore atroce per la morte del figlio, l’uomo prova a cercare conforto nella distanza fisica dalla quotidianità, e trova nel borgo sperduto fra le montagne inaspettate gentilezza, accoglienza e soprattutto tanti sorrisi incondizionati. Il segreto è presto svelato: un adolescente “miracoloso” pare possa diffondere felicità a chi lo abbraccia.
Terzo lungometraggio di finzione di Paolo Strippoli dopo il notevole Piove (2022) e il co-diretto con Roberto De Deo A Classic Horror Story (2021) – campione di audience su Netflix -, La valle dei sorrisi conferma non solo il talento del 32enne cineasta pugliese, ma lo annovera quale uno dei pochi capaci di rivisitare, rimodulandola e attualizzandola, la grande tradizione thriller/horror/mistery del cinema italiano.
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